28 marzo 2012

Dio è un programmatore ?



Sono sempre stato affascinato da modi di pensare alternativi e "laterali" che dessero spiegazioni diverse, ma allo stesso tempo coerenti e verosimili, a fenomeni a noi già ben noti o completamente sconosciuti. La ricerca di risposte a temi come l' origine dell' universo, la forma e le dimensioni del cosmo, il funzionamento delle cose, riesce infatti sempre a rapire del tutto la mia attenzione. Sia ben chiaro comunque. Trasmissioni come Voyager per me sono vera e propria spazzatura. Trovo essenziale che la fonte di tali teorie sia il più possibile affidabile e competente, e non uno scrittore in cerca di facili guadagni attraverso vendite di libri o dvd.

Ma cosa c'entra tutto questo con un blog incentrato sul mondo videoludico?

Tra le tante teorie che mi è capitato di leggere, una mi ha particolarmente incuriosito e destato la mia attenzione da videogiocatore. Una delle domande più ostiche alle quali l'uomo ha sempre cercato di trovare risposta è senza dubbio l'esistenza o meno di un Creatore, una divinità che ci ha creato e che per molti influenza le nostre vite quotidianamente. La scienza, tuttavia, ha sempre "fatto a pugni" con l'idea di un universo governato da leggi teologiche preferendo a queste le leggi della fisica, definendo Dio come una sorta di "riempitivo" che và a colmare ciò che l'uomo non è (ancora) in grado di spiegare.

Nonostante ciò, un fisico di riconosciuta competenza e serietà, tale Richard Terrile, è convinto di aver trovato una risposta a questo millenario quesito tirando in ballo nientedimeno che il mondo dei videogiochi!
Lo ammetto, sulle prime ho storto un pò il naso. Poi però, vuoi a causa della riconosciuta stima internazionale dell'autore (doppia laurea in astronomia e fisica, collaborazione a progetti della Nasa e protagonista di diverse scoperte in ambito astronomico), vuoi per la logica che vi è dietro, mi sono dovuto ricredere ed ascoltare con interesse una teoria che riesce, quantomeno, a suggerire una visione alternativa e maledettamente intrigante dell'eventuale esistenza di Dio.

Richard Terrile prende in esame il gioco "The Sims" e cerca di fare un parallelismo tra quell'universo creato dai programmatori ed il nostro. Un Dio, se esiste, dovrebbe avere la capacità di creare un mondo a suo piacimento, plasmarlo, osservarlo e, volendo, sconvolgerlo baypassando qualsiasi legge fisica esistente. In "The Sims" gli sviluppatori non hanno fatto altro che questo. Hanno infatti creato un piccolo mondo, con leggi ben definite, all'interno del quale hanno poi inserito delle persone che si comportassero in maniera diversa le une dalle altre e che prendessero decisioni con un certo livello di autonomia. E' ovvio che si tratta di decisioni programmate. Decisioni che nemmeno lontanamente si avvicinano alla mente umana. Computer e cervello, oggi, sono ancora su due piani completamente diversi e per nulla paragonabili.

Ma è qui che Terrile cita la "Legge di Moore". L'astro-fisico americano è ben conscio che il settore videoludico ed informatico sta facendo passi da gigante in termini di velocità di calcolo e di avvicinamento delle simulazioni alla realtà. Immagini fotorealistiche, comportamenti dei personaggi sempre più complessi e verosimili ed una fisica sempre più paragonabile alla nostra, sono caratteristiche che col tempo non faranno che migliorare ed affinarsi. Secondo la "Legge di Moore", infatti, le prestazioni dei processori raddoppiano ogni 18 mesi e questo non porterà ad altro che a simulazioni sempre più verosimili e a personaggi i cui comportamenti diventano sempre più autonomi, complessi e realistici asottigliando col tempo quel divario che c'è tra cervello umano e computer. Terrile si chiede dunque cosa accadrà quando si potranno creare dei Sims talmente realistici nei comportamenti e nell'aspetto da rendere la linea di demarcazione tra esseri umani ed esseri elettronici del tutto trascurabile. La creazione di una intelligenza artificiale per molti è solo questione di tempo e i videogiochi simulativi possono diventare il mondo in cui questa prende vita.

Potrà dunque l'uomo in futuro creare all'interno di computer dei mondi del tutto simili al nostro e farli abitare da esseri senzienti governandone a piacimento le leggi della fisica ed i loro destini divenendone, a tutti gli effetti, gli Dei ?

Secondo Terrile sì e anzi, azzarda qualcosa di più complesso e coraggioso. Se la scienza potrà dimostrare attraverso questa teoria l'esistenza di un Creatore, magari questo esiste già da ora e noi non siamo altro che dei Sims, programmati ed "inseriti" all'interno di un mondo virtuale iper-realistico governato da un Dio seduto ai comandi di un super computer.


Trovo la teoria davvero affascinante e logicamente ineccepibile. Terrile non fa altro che farci notare che in futuro, grazie all'incremento delle capacità di calcolo dei computer, potremo creare simulazioni sempre più verosimili (e questo è sotto gli occhi di tutti grazie al susseguirsi delle produzioni videoludiche) sino a creare mondi reali all'interno di computer. Partendo da questa ipotesi, del tutto plausibile, Terrile non fà altro che scambiare i ruoli e proiettare noi all'interno di quei super computer e mettendoci un gradino sotto a chi ci ha programmati facendolo divenire il nostro Dio.

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