22 luglio 2011

RETRO RECENSIONE: TIME LORD











Siamo nel 1991 e ormai l'era del Nintendo Nes è al tramonto, pronto a farsi sostituire dal giovane Nintendo Snes. Tuttavia molte sono state le produzioni, talvolta anche ottime, realizzate in questo periodo per la prima console della società di Kyoto. Tra gli ultimi giochi pubblicati vi è Time Lord, titolo action con un gameplay poco ispirato ed una realizzazione grafica modesta, ma con una storia accattivante.
Il gioco è ambientato nel 2999. La Terra si trova sotto l'attacco di un popolo alieno proveniente dal pianeta Drakkon (pianeta appartenente al Sistema Solare, cosa che fà capire quanto alla Rare abbiano poco presente le più banali basi di astronomia). Il viaggio nel tempo è oramai una scienza applicata e gli alieni decidono di utilizzarlo per conquistare più facilmente la Terra e trasformarla in un pianeta-miniera da sfruttare. Il piano è quello di annientare la razza umana distruggendone il passato. Per fare ciò i Drakkoniani spediscono quattro piccoli eserciti, ognuno comandato da un Generale, in quattro epoche passate diverse. L'unica speranza per la Terra è quella di mandare qualcuno indietro nel tempo per annientare i quattro eserciti ed i loro generali per poi tornare nel presente ed affrontare il Re di Drakkon più facilmente. Il problema è che la tecnologia terrestre del viaggio nel tempo è sensibilmente più arretrata di quella aliena e ciò impone pesanti restrizioni e difficoltà nel suo utilizzo. Il viaggio, infatti, potrà durare al massimo 1 anno al termine del quale la macchina del tempo si auto-distruggerà condannando di consegueza anche il suo viaggiatore. Nemmeno a dirlo saremo noi quel viaggiatore del tempo, o meglio "Signore del Tempo" visto il titolo del gioco, ultima speranza dei terrestri.


GAMEPLAY
Come già anticipato scopo della nostra avventura sarà quello di affrontare l'esercito di Drakkon in 4 diverse epoche passate per poi tornare nel presente e sconfiggere definitivamente il Re di Drakkon.
Le quattro epoche saranno il Medioevo (1250 Dc), il Far West (1860 Dc), il Mar dei Caraibi infestato dai Pirati (1650 Dc) e la Seconda Guerra Mondiale (1943 Dc). Non basterà però affrontare i nemici e sconfiggerli per procedere all'epoca successiva. La macchina del tempo per funzionare ha infatti bisogno di energia, la quale è ricavabile da 5 speciali sfere. In ogni epoca dovremo quindi trovare queste cinque sfere di energia per ri-attivare la macchina del tempo. Questa idea riesce ad aggiungere alle fasi action (molto simili ad un picchiaduro a scorrimento) delle fasi di puzzle game che ci costringeranno a spremere le meningi al fine di raccogliere le sfere spesso a prima vista irraggiungibili o introvabili. Una volta raccolte 4 sfere potremo andare a combattere contro il Boss del livello che nasconde l'ultima sfera.


In Time Lord avremo a disposizione un pulsante per il salto e uno per l'attacco. Una volta arrivati in una nuova epoca ci ritroveremo a combattere a mani nude e per prima cosa sarà necessario trovare un'arma senza la quale difficilmente avremo possibilità di proseguire nella storia. Le armi sono in linea con l'epoca in cui ci si trova e andranno perse una volta passati a quella successiva. Il tutto è estremamente semplice dunque anche se non posso nascondere le grossi lacune in cui il Gameplay si imbatte. I comandi spesso non rispondono in maniera immediata facendo risultare la raccolta delle sfere spesso frustrante. La difficoltà del gioco, inoltre, risulta essere molto alta (sia nel reperire le sfere, sia nel sopravvivere ai nemici) e non fa altro che peggiorare l'esperienza di gioco. E' davvero un peccato che una trama così interessante affinacata da una grafica accettabile, sia stata rovinata da un gameplay così mediocre e del tutto insufficiente.


GRAFICA e SONORO
Graficamente Time Lord non è nulla di eccezionale. Le ambientazioni risualtano essere scarne e poco definite. Le animazioni sono inoltre poche e mal realizzate rendendo i nostri movimenti goffi e impacciati. Insomma poteva essere fatto di meglio visto che ci troviamo al tramonto della console Nintendo e che altri giochi avevano ottenuto risultati ben superiori sebben pubblicati anni addietro.
Il sonoro come succede in molti Retrogames (e soprattutto nell'era 8 e 16 bit) riesce a risollevare la qualità della produzione. In TimeLord l'effettistica è senza nè infamia ne lode; è invece la colonna sonora a riuscire nell'intento di salvare il titolo dal più assoluto dimenticatoio. Le Theme sono poche (una principale per ognuno dei 5 livelli a cui si aggiunge quella per la Boss Fight che rimane sempre invariata), ma qualitativamente molto azzaccate e difficilmente dimenticabili grazie all' ottimo lavoro di David Wise (famoso per aver composto la Soundtrack dei vari Donkey Kong Country). Tra le Theme vanno sicuramente ricordate quella del Castello di Harman e del Far West. Meno azzeccate invece quelle che ci accompagnano durante la Seconda Guerra Mondiale e durante la visita nei Mar dei Caraibi sul veliero pirata. Ma sappiamo bene che basta un singolo motivetto azzeccato per farci rimanere in mente un gioco per anni, a prescindere dalla sua qualità....qui ne abbiamo almeno due, cosa chiedere di più ?


RIGIOCABILITA' OGGI
Grazie ad un gameplay estremamente semplice e ad una realizzaione grafica mediocre ma comunque accettabile, rigiocare oggi a Time Lord non è sicuramente un "trauma" come accade con molti altri titoli dello stesso periodo. Ciò che però frena il rispolverare la cartuccia distribuita da MB, sono quegli stessi difetti che erano presenti nel titoli sin dal giorno della sua pubblicazione e che ne hanno decretato lo scarso successo di vendite e di critica. Se un gameplay macchinoso e poco divertente, a cui si aggiunge una difficoltà tarata troppo verso l'alto, era passabile oltre 20 anni fà, oggi questi difetti risultano molto più fastidiosi e difficilmente dopo averci giocato per qualche decina di minuti rinseriremo la cartuccia nel Nes nei giorni successivi (se non per riuscire a terminare uno dei giochi più ostici che ricordi).


VALORE COLLEZIONISTICO e PREZZO
Time Lord ha un valore collezionistico praticamente vicino allo zero. Un titolo che non ha riscosso grande successo al tempo della sua pubblicazione, che non ha apportato nulla di nuovo a quanto visto e che non ha il carisma di altre produzioni ben più ricercate. Nonostante ciò, come accade per praticamente tutti i titoli Nes, trovarne una copia completa risulta non semplicissimo facendone attestare il prezzo intorno ai 10 / 15 € (prezzo ormai divenuto di base per un qualsisai titolo Nes completo).













Time Lord è un titolo con alcune buone caratteristiche, tra le quali spiccano una accattivante trama e un comparto sonoro più che buono, ma con tante, troppe, caratteristiche negative che mettono in secondo piano quelle scelte azzeccate che i produttori erano riusciti a prendere. Ai pregi sopracitati si affiancano difetti troppo evidenti che minano completamente la qualità generale della produzione rendendo Time Lord un titolo che non raggiunge la sufficienza. Un Gameplay davvero davvero mal realizzato che trova nell'eccessiva difficoltà un ulteriore motivo di frustazione e una grafica appena sufficiente lo rendono un gioco che difficilmente rigiocherete. Se aggiungiamo a tutto questo un finale da denuncia (dopo uno sforzo immane per concludere uno dei giochi più ostici mai giocati, il finale non è altro che una immagine con una scritta di congratulazioni) si capisce quanto Time Lord sia un titolo per nulla eccezionale che consiglio di giocare giusto per capire quanto una trama azzeccata non basta per realizzare un buon videogame se affiancata ad un gameplay disastroso.

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