14 ottobre 2011

ONLINE E CONSOLE: Stavamo meglio prima ?











Ricordo ancora l'eccitazione che correva tra le riviste specializzate in videogames alla vigilia dell'uscita della seconda console targata Sony. La Playstation2 era vista come una sorta di nuovo messia, in grado di rivoluzionare il mondo videoludico come nessun'altra console era mai riuscita a fare prima. Oltre alle capacità di calcolo incredibilmente superiori alla prima Playstation, che avrebberò dato la possibilità di creare titoli graficamente strabilianti e che avrebbero garantito produzioni Hollywoodiane, quello che più solleticava l'appetito dei videogiocatori dell'epoca era l'implementazione del gioco On-line.
Si parlava di possibilità di incontrare giocatori di tutto il mondo; di gare automobilistiche tra appassionati di GranTurismo con premi reali in palio; duelli all'ultimo sangue contro videogamers Nipponici e possibilità infinite di divertimento. Insomma una vera e propria rivoluzione. 
Come tutti ben sappiamo però, quella promessa fatta da Sony dovette aspettare una intera generazione videoludica per essere mantenuta. La poca diffusione di connessioni a Banda Larga (in Italia poi non ne parliamo) rese praticamente inutilizzabile una tecnologia un pò prematura per i Modem 56k che infestavano il nostro Paese.

Solo con la nuova generazione in HD, infatti, si ebbe il vero boom dell'OnlineGaming su Console.
La rivoluzione fù talmente forte che ad oggi tutto il mercato videoludico ne è stato influenzato. Impensabile creare un titolo senza un Multiplayer Online dedicato. Nelle recensioni gli è addirittura dedicata un'area che incide, più o meno pesantemente a seconda del genere, sul voto finale. Niente di male. L'esperienza videoludica è migliorata parecchio riuscendo a collegare tra loro milioni di appassionati.


Non è tutto oro quel che luccica...
Purtroppo però, a qualcuno, la situazione è sfuggita di mano. Spesso, soprattutto nel settore FPS, la trama ed il comparto Offline vengono completamente snobbati dai produttori che tendono a
Evoluzione di un brand attraverso l'online
rendere il titolo una sorta di "MMOFPS" dedicato in gran parte all'esperienza online. Ancora qui niente di male. E' una scelta dei produttori creare un videogioco dedicato all'Online (pensiamo a Warhawk per esempio). Quello che mi lascia perplesso è invece la deriva che alcuni "mostri sacri" del mondo videoludico hanno vissuto in questi anni snaturando completamente sè stessi al fine di allinearsi al mercato odierno. Prendiamo per esempio Call Of Duty. Questa serie è sempre stata tra le mie preferite. Era una sorta di documentario alla National Geographic che ad ogni capitolo raccontava un piccolo spaccato della Seconda Guerra Mondiale grazie a filmati d'epoca, ricostruzioni grafiche e una Modalità SinglePlayer avvincente e longeva. Ripercorrere le tracce della Big Red One, attraversare il Volga per difendere Stalingrado oppure ancora essere arruolato nella 7a Divisione Corazzata dell' Esercito britannico nella battaglia di El Alamein aveva un sapore impagabile. Studiavi la storia divertendoti. Oggi quel Call of Duty è un ricordo lontano. Campagna giocatore singolo scarna, praticamente inesistente, hanno reso una saga storica e solida in uno sparatutto Online come ce ne sono a quintalate.


...ma sicuramente qualcosa che luccica c'è !
Ma non sono così legato alle OldGen e così stupido da condannare l'online a prescindere. La possibilità di connettersi in rete ha dato modo di creare dei piccoli capolavori come Little Big Planet che della condivisione ha fatto il suo cavallo di battaglia. Anche il settore dei Picchiaduro ha sicuramente beneficiato di questa nuova possibilità. Non è un caso che titoli come Street Fighter 4 abbiano incontrato proprio in questa generazione quel successo di vendite e appassionati che nella scorsa era fortemente scemato. Nonostante i problemi di lag (causa nel 90% dei casi di connessioni scadenti) infatti, un gioco come SF4, dove la componente Giocatore Singolo è parecchio secondaria, è riuscito a far riappassionare milioni di videogiocatori nel mondo grazie al fatto di poter combattere con sfidanti "umani" anche abitando in uno sperduto paesino di montagna.













Concludendo ?
In definitiva sarei uno sciocco a dire che si stava meglio prima senza online piuttosto che oggi.
Questo non vuol dire che questa generazione sia migliore o peggiore delle precedenti. Non è quello che mi interessa decidere con questo articolo. Quello che voglio dire è invece che l'online è un ottimo strumento aggiuntivo messo a disposizione delle SoftwareHouse. Sta a loro, oggi come ieri, creare titoli innovativi, divertenti e carismatici coi mezzi che gli vengono dati. Alcune ne approfittano pubblicando titoli pieni di bug e buchi da aggiustare con patch che escono oramai pochi giorni dopo del D1 e lucrandoci con i vari DLC che una volta venivano già inseriti nel gioco (anch'essi inoltre spesso resi disponibili a pochi giorni di distanza dalla data di commercializzazione del titolo collegato). Questa è la parte negativa che però è (o quantomeno potrebbe essere) compensata dalla possibilità delle SH di creare titoli innovativi e coraggiosi che darebbero nuova linfa al mercato videoludico troppo spesso incagliato nella ripetitività delle produzioni. L'online dunque è una enorme possibilità. E' senza dubbio una delle innovazioni più rivoluzionarie, importanti e positive degli ultimi anni in ambiente videoludico. Dipende solo dagli sviluppatori. Se sono coraggiosi le possibilità sono infinite...se vogliono riproporre i soliti titoli un anno dopo l'altro utilizzando l'online solo per strizzare il portafoglio dei videogiocatori allora non ci sono innovazioni che tengano e ci aspettano tempi duri.


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