5 gennaio 2012

Fidarsi delle recensioni dei piccoli siti?









A seguito della buona accoglienza ricevuta da "Fidarsi delle recensioni dei grandi siti?" (link), ho deciso di scrivere un nuovo articolo che analizzasse non più i grossi Big Site con migliaia di utenti registrati, ma piuttosto quella serie di medio/piccoli siti che ad essi si affianca.

Ciò che balza subito alla mente pensando a questi siti web sui videogames è che essi, non avendo pressioni da parte di nessuno (Pr, Publisher o Sponsor), siano una sicura fonte di informazione imparziale e affidabile.
Ho provato sulla mia pelle che, spesso e volentieri, così non è.

Desideroso di allontanarmi dall'ambiente insapore dei grossi siti senza anima, ho avuto la proposta di "lavorare" presso una di quelle decine di piccoli/medio siti convinto di trovarmi più a mio agio e di avere la sicurezza di scrivere ciò che mi pareva guidato solo dalla passione. Purtroppo le sorprese non sono mancate ed ho ben presto capito come molte di queste realtà (per carità non tutte sia chiaro) tendono a comportarsi.

Già sappiamo che il grande sito videoludico, a causa delle sopracitate pressioni scaturite dallo stretto legame con i produttori e i distributori, tende, più o meno volontariamente, a distorcere o addirittura mentire nel momento in cui pubblica i propri articoli. Questo è semplice da capire e comprensibile (anche se non condivisibile).
Sconosciute ai più, invece, risultano essere le motivazioni che spingono un piccolo sito, che stretti legami con i publisher non possiede, a scrivere articoli poco affidabili. In questi casi il pericolo non è una recensione "aggiustata", ma piuttosto una ben più grave recensione "sporca", ossia fatta senza realmente provare con mano il gioco recensito.

Ma perchè fare ciò ?

Chi apre un sito sul mondo dei videogiochi (preferendo questa via a discapito del blog per esempio) molte volte (come è capitato anche nei siti dove ho "lavorato") ha come meta quella di diventare un BigSite nel minor tempo possibile senza interessarsi troppo a differenziarsi da quelli già affermati e senza preoccuparsi di dare una personalità vera al proprio sito. Purtroppo questo porta alla ricerca spasmodica di una sola cosa: il numero di visite.
Ma come si ottengono molte visite? Semplice. Recensendo giochi al DayOne e basando tutto sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Ecco dunque che, per strappare qualche click in più, anche il piccolo sito vede nella recensione "sporca" una scorciatoia molto attraente.

Così è stato dove ho lavorato (e di cui dare i nomi nè mi interessa, ne è lo scopo dell'articolo) e così spesso accade. Cito testualmente, parola per parola, senza inventare nulla le frasi che più mi sono rimaste impresse nelle varie esperienze in questi piccoli siti:


"Tornando ai lavori sporchi, io sono uno che non gliene frega niente se si bara o no. E' qualcosa da fare e la faccio senza farmi troppi scrupoli"

"Io sinceramente non vedo nessun dramma nella pubblicazione di un lavoro sporco"

"Se si fà una recensione senza avere tra le mani il gioco non vuol dire che non si ha tutto il materiale necessario per fare una recensione"


Potrei continuare per un bel pezzo ma penso che queste bastino e siano abbastanza brevi e coincise per far capire ciò che intendo.
Quello che ne esce è uno scenario un pò triste ed una conferma del fatto che l'esplosione di decine e decine di siti copia/incolla non ha fatto altro che saturare e abbattere la qualità dell'editoria videoludica online. Sia il grande sito, sia quello medio/piccolo vengono quindi sedotti, chi per un motivo chi per un altro, dalla ricerca del numero di visite portando al medesimo risultato: poca qualità, poca credibilità e poca personalità.

Come muoversi dunque? Come farsi una opinione su un gioco da comprare? Di chi fidarsi?
Come sempre il commento di un amico vale 100 recensioni di qualunque pseudo-esperto. Una buona soluzione può essere dunque chiedere pareri ad amici (sia di persona che online nei vari social network) oppure farsi una propria opinione guardando videogameplay su Youtube oppure ancora affidarsi ai Blog nei quali nel 99% dei casi la passione per lo scrivere travalica la semplice e banale ricerca di visite e nei quali chi scrive lo fà solo guidato del piacere di farlo.


3 commenti:

  1. Rivelazioni shock!

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    1. C'era da aspettarselo...fatto sta che rimane una cosa abbastanza patetica

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  2. Premettendo che ti leggo sempre con piacere, e che il tuo blog resta sempre "dormiente" nella mia tagbar a causa di una OST semplicemente stratosferica che mi accompagna in ogni mia disamina/critica/analisi ..(dovevo dirtelo, e colgo l'occasione)
    Questo articolo è spiazzante.
    Lo rileggo.
    ^^o

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