7 aprile 2011

RETRO-RECENSIONE: Super Mario bros. 2











Dopo l'enorme successo di Super Mario bros. la Nintendo era praticamente obbligata a creare un seguito all'altezza del predecessore. La scela di Myamoto (creatore di Super Mario bros) fu quella di realizzare un titolo del tutto uguale al suo primo lavoro, aumentandone la difficoltà media e aggiungendo un paio di Power Up, lasciando però inalterata la grafica ed il gameplay. Fu così che nel 1986 fu pubblicato in Giappone Super Mario bros 2 per il neo nato Famicon Disk System (una sorta di Nes che leggeva i floppi con caratteristiche superiori al Nes normale ---> Clicca per maggiori info). I meno informati forse non sanno che questo titolo non uscì mai dai confini del Sol Levante. Ma allora a cosa abbiamo giocato su Nes qui in Italia? Questa locandina a sinistra non prova il contrario?
A causa dell'elevata difficoltà del titolo Giapponese, ritenuta troppo elevata per i gamers occidentali, la divisione americana di Nintendo decise di prendere un gioco prodotto dallo stesso Myamoto di nome Yume Kōjō: Doki Doki Panic pubblicato esclusivamente in Giappone nel 1987 e, a seguito di qualche aggiustamento, proporlo nel mercato Americano ed Europeo come Super Mario bros 2 per Nintendo NES. I dati di vendita furono eccezionali. Fuori dal Giappone ne vennero vendute 10 milioni di copie divenendo il terzo gioco più venduto per Nes del tempo. In Giappone invece le copie vendute furono 2,5 milioni divenendo il gioco più venduto per Famicon Disk System. In questa recensione si analizza la versione uscita per il mercato Europeo ed Americano, rimandando la trattazione della versione Giapponese ad un secondo momento.
Doki Doki Panic e Super Mario bros 2 versione europa/americana
Passando a raccontare in soldoni la trama di Super Mario bros. 2, a causa del fatto che la versione Europea/Americana sia stata una conversione di un diverso titolo, questa risulta piuttosto strana e atipica per la serie. Una notte Mario sogna di salire una scalinata in cima alla quale, aprendo una porta, si ritrova in un mondo mai visto prima. Una voce gli da il benvenuto e gli dice che si trova a Subcon: Terra dei sogni. Questa terra in precedenza felice è stata maledetta dal malvagio Wart e Mario viene implorato di aiutarne i suoi abitanti. Al risveglio Mario racconta lo strano sogno fatto a Peach, Luigi e Toad senza dargli eccessivamente peso. Successivamente durante un pic-nic i quattro amici si addentrano in una caverna e, con sorpresa di tutti, Mario vede e riconosce la scalinata incontrata nel suo sogno. Capiscono allora che tutto il sogno di Mario riguardava fatti reali e decidono di addentrarsi nel Mondo dei Sogni e liberarlo dal malvagio Wart.




GAMEPLAY
A differenza della versione Giapponese che è praticamente identica a ciò che si è visto nel primo capitolo di Super Mario bros, nella versione che è a noi arrivata, le modifiche  al gameplay sono state sostanziali e numerose. Se rimangono inalterate le basi come la corsa ed il salto, tutto il resto è stato rivisto.  Sin da subito si scopre che oltre a Mario, sarà possibile comandare Luigi, Peach e Toad. Tutti hanno delle caratteristiche diverse (Luigi salta molto in alto, Peach può fluttuare in aria, Toad è molto agile e Mario è una buona via di mezzo). La scelta del personaggio con cui giocare dovrà essere presa all'inizio di ciascun livello e non nego che l'innovazione è azzeccata in quanto ogni stage può essere affrontato meglio con un personaggio piuttosto che con un altro. Purtroppo però una volta scelto il personaggio non sarà possibile modificarlo finchè non si conclude livello e ciò abbatte parecchio la parte "strategica" con cui affrontare i livelli (bisogna sapere già in precedenza come sarà lo stage e decidere di conseguenza il personaggio più adeguato). Per quanto riguarda i nemici, non basterà saltargli addosso per ucciderli, ma dovremo colpirli con degli oggetti oppure raccogliendo un altro nemico per poi lanciarlo. Per la prima volta appare Shyguy, un omino con la maschera che nella serie si rincontrerà spesso, al posto dei vari Goomba e TartarugheKoopa e come boss di fine livello degli improbabili draghi rosa che sparano uova. Altra modifica sostanziale è stato il taglio di tutti (o quasi) i Power Up. Dimenticatevi i vari FireFlower in quanto in questo capitolo sarà presente solo il SuperFungo e raramente la Starman. Ad essere rivoluzionato è inoltre anche la gestione della
Sognatevi i nemici carismatici del primo capitolo
"energia" che adesso è visibile a schermo. Prendere un fungo ci darà la possibilità di aumentarla di una tacca; ogni volta che si è colpiti si perde una di esse finchè, rimanendo con l'ultima disponibile, Mario, Peach, Luigi e Toad torneranno alla forma base divenendo vulnerabili agli attacchi nemici che, se li colpiranno, gli faranno perdere una vita. Altra modifica sostanziale è stata l'eliminazione dei blocchi "?" e dei classici blocchi da rompere una volta trasformati in SuperMario. Le monete raccolte infine non regaleranno una vita una volte arrivati a 100, ma consentiranno di partecipare ad una sorta di minigioco a fine livello per guadagnare vite extra. Le mofiche come si vede sono state tante, derivate in sincerità non tanto a decisioni prese a tavolino ma dal fatto di essere legati ad un gameplay di un altro titolo che poco aveva a che fare con Mario bros (anche se comunque si trattava di un platform a scorrimento orizzontale).


GRAFICA E SONORO
Il comparto grafico di Super Mario bros 2, come del resto quello del primo capitolo, non è certo il punto di forza del titolo. Il problema della ripetitività dei fondali e dei livelli in genere, non è stato risolto e, anzi, in questo sequel risulta aumentato restituendo una sensazione di deja-vù  maggire rispetto a quella già vissuta nel primo episodio. Il carisma del primo capitolo della serie tuttavia, grazie anche a sezioni di platforming vericale, riusciva a colmare parte delle proprie lacune. Stessa cosa non avviene in Super Mario bros. 2 che, possiamo dirlo senza timore, non ha la stessa personalità.
Purtroppo anche il comaparto audio non regge il confronto con il predecessore risultando comunque qualitativamente ampiamente sopra alla media dei titoli del periodo. La musichetta principale ("Overworld Theme") è molto carina, azzeccata, fresca e come era da aspettarsi non vi uscirà facilmente dalla testa ritrovandovi a fischiettarla in auto o sul lavoro. Quello che rende il comparto sonoro inferiore rispetto al primo capitolo è il fatto che oltre a questa theme non ce ne siano altre di buon livello. Ci sono i motivetti per gli stage sotteranei o per gli scontri coi Boss, che però non sono assolutamente paragonabili a quelli già ascoltati in Super Mario bros 1. Per quanto riguarda infine gli effetti sonori dei salti e dei Power up, questi rimangono pressocchè invariati e quindi di buonissima qualità.


RIGIOCABILITA' OGGI
Grazie ad un gameplay molto divertente e fresco, nonostante i netti tagli fatti, Super Mario bros. 2 risulta piacevole da rigiocare ancora oggi. I classici SpeedRun, come nel primo episodio, sono sempre appaganti riuscendo a intrattenere in modo ottimo e riuscendo a rilassare allo stesso tempo. Per il resto ci troviamo leggermente sotto il livello di Super Mario bros 1, ma comunque, sia ben chiaro, stiamo sempre parlando di un titolo eccellente anche su questo punto di vista.


VALORE COLLEZIONISTICO E PREZZO
Super Mario bros 2 ha un valore collezionistico assimiliabile a quello del primo Super Mario bros. Dopotutto è il secondo capitolo della trilogia di Mario su Nes e averla tutta intera sullo scaffale fà sempre il suo bell'effetto. Averlo è sicuramente uno degli obiettivi di ogni collezionista e fan del Nintendo, ma va detto che  tuttavia risulta più difficile da reperire rispetto al predecessore.
Per quanto riguarda invece il prezzo di mercato, questo si attesta intorno ai 40/50€, quindi leggermente superiore al primo capitolo, proprio a causa di ciò che è stato precedentemente detto.
Consiglio che per chi lo voglia giocare e non sia in possesso di un Nes, può ritrovarlo per Snes all'interno di "Mario Bros All-Star" (ristampato nel 1993 con all'interno anche il Super Mario bros 2 JAP dal nome "Lost Levels") con una grafica rivista e nettamente superiore. Per chi volesse, infine, avere una collezione completa al 100%, oltre a procurarsi la versione Giapponese e quella Europea, gli sarà utile sapere che il titolo Occidentale arrivò anche in giappone nel 1992 col nome "Super Mario USA". E' solo una precisazione, ma mi sembrava corretto farlo presente.












Ma come ?!?! Voti in pagella più che buoni, considerazioni sul gameplay e sul comparto sonoro buone e alla fine Super Mario Bros 2 viene bocciato ?
La scelta non è stata facile. Purtroppo a causa di una conversione forzata e ad un conseguente taglio di molti aspetti positivi tipici della saga (specialmente in ambito gameplay), il titolo mi ha lasciato un pò con l'amaro in bocca. Di Super Mario ha pochissimo. è palese l'adattamento partito da un gioco che con  il gameplay di Mario non aveva moltissimo a che fare. Fosse stato uno spin-off sarebbe stato sicuramente promosso, ma da un seguito di un capolavoro, mi aspettavo qualcosa di meglio pensato e non raffazzonato giusto per non far rivoltare i fan ocidentali. Le copie vendute decretano sicuramente il successo di un titolo che non nego sia davvero divertente e ben sopra alla media del periodo, però rimane sempre una sorta di bluff a mio avviso. Detto questo correte a giocarlo che comunque ne vale ampiamente la pena.


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