5 luglio 2011

RECENSIONE: ALTERED BEAST











Nel lontano 1988, in pieno periodo di transizione tra cabinati e consolle casalinghe, SEGA pubblica uno dei suoi primi gioielli nel panorama arcade: Altered Beast.
Il titolo otterrà un’ottima risposta a livello di pubblico tanto che l’ammiraglia Sega deciderà tra la fine degli anni ’80 e l' inizio degli anni ’90, di pubblicare Altered Beast anche sulle consolle a 8 e 16 bit ( Atari ST, Sega Master System, Sega Mega Drive, Nes e altre ancora) facendo gioire milioni di appassionati (arriverà in Europa solo nel 1990). Ma il successo di questo brand non si limitò ad una manciata di anni, anzi venne riproposto in una nuova veste anche su Playstation 2 verso metà anni 2000, ma il prodotto che abbandonava il classico gameplay e che perdeva quella magia retrò tipica dei titoli arcade, risultò piuttosto scadente e cadde ben presto nel dimenticatoio.
Fortunatamente, il fascino del titolo Sega non morì con quello sfortunato episodio e nel febbraio 2009, grazie a “Sega Mega Drive Ultimate Collection”, milioni di nostalgici e appassionati poterono godere nuovamente del capitolo originario sulle loro console next-gen. 
Altered Beast fonda il proprio successo su un’ambientazione fantasy-mitologica chiaramente ispirata alla cultura  e ai fasti della Grecia antica. Il protagonista del titolo è un essere umano ormai deceduto che, per volere del dio Zeus, verrà risuscitato dalla propria tomba con il compito di salvare la figlia del Dio stesso, Athena, dalle grinfie del malvagio Dio Neff, suo rapitore.
Il giocatore si troverà quindi a dover affrontare una serie di mondi di gioco superando difficoltà e nemici di ogni sorta per salvare la bella Dea e riportarla dal suo creatore, ottenendo in cambio l’immortalità e la mano della bella Athena.
Clichè classico come non mai ma questa è la magia che caratterizzava gran parte degli arcade games.
Va fatto notare che qui verrà analizzata e recensita la versione per Sega Megadrive essendo tra quelle più fedeli alla versione arcade (la versione per Nes per esempio è mooolto limitata graficamente).


GAMEPLAY
Altered Beast è un classico Beat ‘em up a scorrimento orizzontale, caratterizzato da tutti i cliché dei titoli dell’epoca in cui il genere sopra descritto spopolava letteralmente. Il protagonista potrà quindi muoversi solo orizzontalmente anche se avrà la possibilità di saltare su muri e sporgenze e di abbassarsi. Da notare è come l'azione di gioco sia resa più viva dallo scorrere della schermata indipendentemente dalla posizione in cui si trovi o si muova il protagonista.
Il campionario di mosse è caratterizzato da tre pulsanti: uno dedicato al pugno (alto e basso), uno al calcio e uno al salto. Ottima la varietà di nemici che tenteranno di porsi tra noi e il nostro obiettivo: non-morti, centauri, scheletri senza testa, formiche giganti, creature alate, serpenti, tori a due teste e Boss di fine livello.



L’equipaggiamento del nostro alter ego sarà rappresentato da una semplice tunica, ma ogni volta che abbatteremo determinati nemici, questi rilasceranno una sorta di sfera di energia che vagherà nell’etere per un dato periodo di tempo. Se riusciremo a toccarla otterremo dei potenziamenti via via maggiori fino a un massimo di tre (con variazioni grafiche incluse!).
Con il primo power-up aumenterà la nostra muscolatura rompendo persino la parte superiore della tunica e i nostri colpi saranno accompagnati da una piccola sfera di energia di colore azzurro (attenzione, questa non verrà lanciata ma sarà attaccata ai nostri arti) che ci permetterà di colpire il nostro avversario senza doverlo necessariamente toccare fisicamente; il secondo potenziamento vedrà
Quanti ricordi !
Altered Beast nasce come Arcade per poi
essere pubblicato anche su console
aumentare considerevolmente la nostra mole e quindi il danno provocato mentre con il terzo power-up si mostrerà tutta la bellezza di Altered Beast. Assisteremo infatti a un breve filmato nel quale il protagonista si trasformerà in una creatura principalmente animalesca ma con alcuni tratti umanoidi (da qui il nome del gioco).
In più, per ognuno dei 5 livelli di gioco, il nostro “animal within” cambierà aspetto e poteri garantendoci una “potenza di fuoco” (passatemi il termine) senza pari.
Infine, dopo che saremo riusciti a trasformarci nel nostro altere ego animale (di cui non vi svelo le forme per stuzzicare la vostra curiosità e per evitare spoiler), si presenterà puntualmente il Dio Neff che cercherà di impedirci di superare il livello trasformandosi in un boss dalle forme ogni volta diverse. Una volta superato l’ultimo ostacolo del livello, apparirà un cono di luce dal quale vedremo fuoriuscire l’immagine del volto della malvagia divinità che senza alcuna difficoltà estirperà dal nostro corpo le tre sfere azzurre, obbligandoci ad affrontare il livello successivo nella nostra forma umana più semplice.
Il titolo può essere giocato sia in singolo che in cooperativa (ovviamente in locale), con una grossa discrepanza a livello di difficoltà tra le due modalità (anche se in single player potremo aumentare il numero di vite disponibili attraverso le opzioni di gioco).
La longevità, infine, è ridotta davvero ai minimi termini, ed è forse l’unica nota dolente che potrebbe smorzare facilmente l’interesse dei meno avvezzi al genere.


GRAFICA e SONORO
Trattandosi di un gioco del 1988 a cavallo tra le epoche degli 8 e 16 bit, non si può che commentare positivamente l’impatto visivo del titolo: lo spettro cromatico è molto variegato e gradevole, le animazioni di compagni e nemici sono sempre convincenti e tutti e 5 i mondi di gioco sono credibili e molto ben caratterizzati donando una personalità e un carisma al titolo. Non va dimenticato che nell'epoca in cui uscì, Altereted Beast, fu uno dei titoli con la migliore grafica sul mercato. Insomma ancora oggi è un titolo visivamente molto buono che si è conservato bene.

Ottimo anche il comparto audio che, pur non raggiungendo i livelli di altre produzioni contemporanee, si attesta su buoni risultati grazie ad una serie di motivetti e jingle azzeccatissimi (anche nella loro versione “accelerata” a seguito della trasformazione in animale) tra cui spicca la Main Theme del 1° Livello. Sufficienti infine gli effetti sonori anche se un "premio alla carriera" va dato allo storico "Power Up !" che si sente in occasione del raccoglimento delle sfere energetiche.


RIGIOCABILITA' OGGI
La rigiocabilità di Altered Beast è decisamente elevata: trattandosi di un beat ‘em up a scorrimento semplice ed immediato, caratterizzato da meccaniche di gioco ragionate e intelligenti, il titolo risulta ancora oggi divertente e leggero e sicuramente farà riaffiorare nella mente di tutti i giocatori “vecchio stampo” le stesse emozioni provate sul finire degli anni ’80 in sala giochi o attraverso la propria console.
 

VALORE COLLEZIONISTICO e PREZZO
Altered Beast rappresenta un caposaldo del genere Beat ‘em up di fine anni ’80, un vero cavallo di battaglia e motivo di orgoglio per la corazzata Sega e di conseguenza non dovrebbe mancare nel portafoglio titoli di qualsiasi appassionato di retrogames.
Grazie alle gran quantità di copie vendute non dovrebbe risultare difficile procurarsene una copia completa per MegaDrive ad un prezzo che si aggira intorno ai 10/15 €. Molto più ostico reperire le versioni per altre consolle visto che molte di queste non hanno mai toccato il suolo Europeo.
Il consiglio è ovviamente quello di procurarsene una copia per Sega MegaDrive visto il prezzo praticamente irrisorio, lasciando la ricerca delle copie di console diverse ai fan di questo titolo che ha scritto una piccola parte di storia videoludica.














Come non promuovere Altered Beast !
Siamo di fronte ad un titolo che ha segnato la generazione 16bit grazie alla sua grafica più che eccellente per i tempi in cui venne pubblicato, un gameplay semplice ma maledettamente immediato ed immersivo, una trama altrettanto semplice ma estremamente carismatica (anche se con un ending discutibile) ed un sonoro che, senza raggiungere livelli degni di nota, fa il suo lavoro.
Visto il prezzo irrisorio al quale lo si può ritrovare il consiglio per i nostalgici è quello di procurarsene una copia per MegaDrive, mentre per quelli che non posseggono una console Sega il consiglio è quello di comprarlo dal Virtual Console di Nintendo Wii (900 Np) o dall' Xbox Live (400 Mp).

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