12 luglio 2011

RETRO RECENSIONE: CADILLACS AND DINOSAURS

Cadillacs and Dinosaurs, titolo sviluppato e prodotto dal colosso nipponico Capcom che trasse ispirazione da una serie a fumetti creati da Mark Schultz sul finire degli anni ’80 chiamata “Xenozoic Tales”, nacque come cabinato arcade all’inizio del 1993. Prodotto inizialmente per il solo mercato del Sol Levante, e solo successivamente esportato anche nel marcato Americano ed Europeo, purtroppo non vide mai un porting su console a 16 bit con grande rammarico dei fan sparsi in tutto il mondo.

Cadillacs and Dinosaurs è un tipico beat ‘em up a scorrimento orizzontale, ambientato in un ipotetico futuro nel quale un terribile cataclisma ha colpito la Terra portando ad un crescente dilagare della criminalità e persino alla ricomparsa dei dinosauri!
Per quanto l’incipit all’origine del gioco possa essere considerato quantomeno interessante, l’evoluzione della storia risulterà piuttosto banale ma trattandosi di un picchiaduro a scorrimento potremmo sicuramente chiudere un occhio.


GAMEPLAY
Fortunatamente, dove Cadillacs and Dinosaurs non delude è proprio nella sua componente più importante: il Gameplay. All’inizio dell’avventura il giocatore avrà la possibilità di selezionare uno tra quattro personaggi, tutti diversi tra loro per caratteristiche sia fisiche che di combattimento. Ci sarà il classico giocatore grande e grosso ma lento, la ragazza rapida ma poco potente ed il personaggio medio indicato per tutte le situazioni.
Ogni personaggio sarà caratterizzato da una serie di mosse base tipiche dei fighting game quali i pugni e i calci (alti e bassi), entrambi eseguibili in salto, le prese (in grado di scagliare i nemici a fondo schermo togliendo energia anche ai malcapitati che si troveranno sulla traiettoria di lancio!) e le scivolate. Ma sicuramente non mancano gli elementi di novità rispetto ai titoli similari pubblicati pochi anni prima: la possibilità di raccogliere oggetti e poterli lanciare, di muoversi anche diagonalmente e non solo orizzontalmente o verticalmente e la parziale distruttibilità degli scenari di gioco rappresentano un deciso passo in avanti nell’evoluzione del media e arricchiscono in misura decisa la struttura stessa del gameplay.


Come già accennato nelle righe precedenti il giocatore potrà raccogliere i diversi oggetti che via cadranno sul terreno di gioco, ognuno dei quali fornirà un diverso benefit a seconda della tipologia dell’oggetto stesso: gli alimenti ripristineranno parte della  barra della salute, i sacchi di monete e gli orologi aumenteranno i punti partita e le armi lasciate cadere dai nemici (armi bianche, da lancio e le classiche armi da fuoco, e alcune di queste armi possono anche bruciare gli avversari!) potranno essere equipaggiate fino a quando non ne esauriremo i colpi.
Buona la varietà dei nemici presenti a schermo, differenziati soprattutto per corporatura, tipologia di attacco e naturalmente per natura umana o animale (non di rado infatti ci troveremo a fronteggiare dei dinosauri, sempre ben caratterizzati e in grado di spaziare da piccole creature quasi innocue a famelici T-Rex). Come è ovvio aspettarsi da un beat ‘em up in pieno stile anni ’90 non mancano le boss fight di fine livello  (8 livelli in totale), ognuna delle quali risulta mediamente ben bilanciata e contestualizzata.
Semaforo verde, infine, anche per il discorso ambientazioni, in grado di spaziare da paesaggi urbani e asettici a luoghi più caldi e naturali pieni di vegetazione e persino paludi e per la gestione della telecamera, impostata con inquadrature a grandangolo in grado di permettere al giocatore di tenere sempre sott’occhio la situazione circostante (anche nel caso di partite giocate in cooperativa a 3 giocatori).


GRAFICA e SONORO
Decisamente valido il comparto video, con colori molto accesi e sempre azzeccati, animazioni convincenti e un’ottima cura per il dettaglio e per la resa grafica dei vari avvenimenti a schermo.
Discorso leggermente diverso invece per il comparto audio, con un’effettistica nella media (anche se in più di un’occasione l’effetto risulta “sporco” all’udito, in pieno stile anni ’80 ma forse poco adatto a una produzione di questo tipo) e un doppiaggio in inglese quasi inesistente che non consente di arricchire i quattro personaggi di una profondità maggiore. Da aggiungere infine un accenna alle theme song in stampo molto "rockeggiante" ma poco incisive...difficilmente insomma vi rimarranno in testa mancando di personalità e di semplicità che in una colonna sonora per coin-op non dovrebbe assolutamente mancare.


RIGIOCABILITA' OGGI
Premettendo che chiunque abbia la possibilità di rigiocare ad un tanto amato cabinato arcade anni ’90 deve ritenersi fortunato, posso dirvi tranquillamente che la rigiocabilità di Cadillacs and Dinosaurs è molto, molto, molto elevata.
L’abilità degli sviluppatori nel mettere in piedi un gameplay collaudato e intelligente ha dato i suoi frutti e ancora oggi, a distanza di quasi 20 anni (il gioco uscì infatti il 1 febbraio 1993), il titolo Capcom è considerato uno dei migliori beat ‘em up a scorrimento presenti sul mercato e sicuramente non annoierebbe chiunque vi si avvicinasse. Grazie ad una ambientazione sempre interessante e un gameplay solido che grazie ad un sistema di movimento del personaggio molto fluido e ad un interessante arsenale di oggetti utilizzabili rendono le partite sempre varie e divertenti anche a distanza di anni.














Cadillacs and Dinosaurs è sicuramente uno dei picchiaduro a scorrimento migliori di sempre. Una grafica pulita e gradevole, un' ambientazione post-apocalittica originale e un solido gameplay ne hanno decretato il successo alla sua uscita e riescono a garantire ancora oggi una rigiocabilità molto interessante e sempre divertente. Purtroppo l'unica nota che stona è proprio quel comparto audio che solitamente nei coin-op rapisce letteralmente la mente del giocatore costringendolo a canticchiare la theme anche anni dopo. Nonostante ciò sicuramente il gioco in questione è un signor titolo che purtroppo non ha avuto mai nessuna trasposizione su console casalinghe quindi se ve lo ritrovate nel bar sotto casa siate pronti a spendere sacchi di monetine o a questo punto corrompete il proprietario del locale e fatevelo regalare....a fianco ad una console Next-Gen un cabinato non starebbe malissimo non credete ?


1 commento:

  1. ottimo articolo davvero.
    te lo dice uno che ne ha venduti di videogiochi.

    RispondiElimina